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19 dicembre 2014

Prove tecniche di scrittura: ByWord 2

Esperimenti di scrittura non creativa con applicazioni di recente concepimento e implementazione. Questo primo testo è scritto con ByWord, appena acquistato. Sono 8.qualcosa euro a cui si aggiungono altri 4.99 euro come acquisto in-app per sbloccare le funzioni di publishing verso i blog.

Come strumento di scrittura fa più o meno quello che mi aspettavo, un degno erede di WriteRoom, con qualche concessione in più ai gusti grafici di oggidì. In effetti WriteRoom lo avevo acquistato, a prezzo di saldo, il decennio scorso. Minimalista, poco oppressivo, qualche opzione come la modalità macchina DA (sic.) scrivere che non serve poi a granché ma più che piacevole e dignitoso. Sforneremo di certo capolavori.

La funzione di publishing, ahimé, non è degna di lode. A meno che non abbia capito bene, ma mi applicherò, è monodirezionale e a suo modo inquetante definitiva. In pratica scrivi, rileggi e correggi, poi quando fai clic su Publish va on line. E non ci fai più niente. A differenza di MarsEdit non puoi riaprire un post correggere il refuso che ti è scappato… se correggi e ripubblichi crei un nuovo post. Mica bello. O per lo meno io mi aspettavo qualcosina di più. L’ultima release (quella che mi ha fatto scattare la pulsione d’acquisto) offre il publishing anche delle immagini, insieme al testo, ma ohibò solo per i siti ospitati su WordPress. Nada per Blogspot, Tumblr e figliastri. Sarebbe stato opportuno almeno un asteriscone * nelle specifiche tecniche o un disclaimer (qualunque cosa si intenda con questo termine).

Giudizio: provo a usarlo e approfondirò il giudizio. Non è male ma la quinta stellina non la darei, per ora.

04 ottobre 2012

Mac Mini e musica liquida

Negli strani parallelismi che scopro con i gusti di Antonio c'è anche l'ascolto Hi-Fi. Antonio ha promesso sviluppi ma si fa attendere e vado avanti io, magari ci ripeteremo, magari no.

Mi è capitato sottomano un Mac Mini datato (Mid 2007, l'uso dell'aggettivo “datato” suggerisce implicazioni che saranno invalidate nel seguito dell'esposizione) nella configurazione quasi standard, con 2 MB di Ram, e ho deciso di utilizzarlo come player musicale. I trascorsi audiofili fanno sì che il Mini sia connesso a un impianto audio di buona qualità (non vi tedio, fidatevi sulla parola).

Premesse. Sottoscrivo la scelta dell'ascolto in stereofonia pura: due canali bastano, vecchia scuola. Non transigo sul formato audio, solo musica lossless e la mia scelta è il formato Flac, non è proprietario e permette qualità anche a frequenze di campionamento superiori a quelle del Cd Audio. Apple non consente al momento la riproduzione nativa del formato Flac, né da iTunes né da QuickTime Player. È necessario munirsi di software accessorio oppure convertire tutti i propri file in formato Apple Loseless (Alac) ma preferisco non seguire questa strada per mantenere la riproducibilità della musica con diversi altri lettori.1

Limitazioni. Sarebbe troppo facile collegare il Mini all'impianto e premere Play. Le limitazioni di spazio e la posizione dell'impianto impongono l'utilizzo del Mac Mini senza monitor, riuscendo a ottenere il controllo di volume e selezione brani in modalità remota, attraverso un telecomando o un succedaneo.

Software. Dovendo esplorare player diversi da iTunes ho provato sia soluzioni Open Source, sia shareware, sia software commerciale. Esiste una categoria di player audiofili in cui l'obiettivo è mantenere per quanto possibile inalterato il segnale digitale, se necessario persino saltando componenti del sistema operativo che in qualche modo potrebbero intervenire a vostra insaputa (dico a te, Core Audio). Sì, ci sono programmi che paghiamo perché "facciano di meno", che stanno all'audio come WriteRoom sta al word processing. Vi faccio quattro nomi, con una doverosa premessa che si riassume nell'abusata frase: a ciascuno il suo mestiere. Non è detto che un genio nell'elaborazione dei segnali audio sia altrettanto versato nelle interfacce utente, o che saper contenere il jitter significhi saper sviluppare applicazioni OS X con una risicata parvenza di stabilità. Faccio solo tre nomi, tre applicazioni commerciali scaricabili con un periodo di demo che non ne compromette la funzionalità. Voi le provate e traete i vostri giudizi sull'unica fonte realmente accettabile, l'esperienza sul campo. In rigoroso ordine alfabetico: Amarra, Audirvana, Fidelia. Tutte offrono gioiose ed esponenziali possibilità di intervenire sul segnale audio e quasi tutte offrono un direct mode oppure hog mode che salta il layer audio di OS X per ottenere un suono che più puro non si può2. Alcune offrono funzioni di controllo remoto, anche attraverso dispositivi iOS. Sulla qualità sonora tutte promosse con 100 e lode (ci mancherebbe, si paga per quello) posto che il sistema audio a valle sia decente, ciascuna suona con una sua personalità. E se mi prendete per pazzo, non sono ancora grave come altri pazienti.

Prossimamente: configurazione del sistema operativo per l'audio ottimale. Cose che ho scoperto. ___ 1. Di recente Apple ha reso pubblico il formato Apple Lossless, ovviamente questo non fa si che tutti i produttori di hardware implementino un codec in tempi brevi, né che aggiornino prodotti già in commercio. 2. La modalità diretta, detta anche Integer Mode, è disponibile su OS X 10.6 Snow Leopard. Per motivazioni a noi sconosciute non è disponibile con OS X 10.7 Lion. Io non me ne curo poiché il Mac Mini che utilizzo è votato a Snow Leopard. Per lo stesso motivo non ho controllato le informazioni che danno la modalità Integer nuovamente disponibile con OS X 10.8 Mountan Lion.

20 ottobre 2009

Migrazioni

Condivisione dei dati, le vie che seguo:

iCal ⇒ DropBox
Address Book ⇒ Google Contacts
Things ⇒ DropBox
1Password ⇒ DropBox

E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.

08 aprile 2008

Scrivania pulita

Piccolo AppleScript che nasconde tutte le applicazioni e tutte le finestre aperte, lasciando visibile solo la scrivania. Non chiude nessun documento.
Non è una duplicazione di Exposé: quello lo si usa per una cosa momentanea e poi si torna a lavorare, questo lascia tutto nascosto (ma pronto a essere riutilizzato). Per me sono due funzioni complementari.

tell application "Finder"
  activate
  set visible of every process whose visible is true and name is not "Finder" to false
  repeat while window 1 exists
    close window 1
  end repeat
end tell


Io l'ho compilato e salvato come applicazione nella cartella utility e poi lo attivo con QuickSilver, assegnandolo a un tasto funzione, per esempio F13. Può stare benissimo nel menù script da cui lo si attiva con il mouse.