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02 gennaio 2013

Mac Mini e musica liquida 3: aggiornamenti

Delirio audiofilo autoreferenziale1, parte terza.

Hardware. Il Mac Mini 2007 è ora dotato di un hard disk interno più adeguato, un Western Digital Scorpio Blue da 500 GByte che ospita la libreria musicale, il software di sistema e il player audio. Ho optato per un disco da 5.400 giri al minuto in luogo dei più veloci 7.200 giri sia per la maggiore silenziosità e minor consumo sia per l'improbabile guadagno di efficienza della soluzione più veloce. L'unica attività che potrebbe beneficiare del disco più veloce è il caricamento del sistema operativo (passare da 1 minuto e 20 secondi a 1 minuto e 10 secondi non mi sembra cambi la vita) e l'accesso ai file di swap della memoria virtuale.

Avendo ridotto al minimo le opzioni software da caricare di OS X e chiudendo il Finder, durante l'esecuzione dei brani rilevo circa 500 MB occupati su 2 GB, e nessun accesso al file di swap. E in termini di prestazioni il passaggio dall'80 GB Toshiba del 2007 di serie al Western Digital del 2012 assicuro che è comunque piacevole.

 

Software. Alterno ancora i tre player citati in precedenza: Amarra, Audirvana e Fidelia. Tutti hanno i loro pro e contro e assicuro che è difficile, ma divertente, suggerirne uno. Vado in ordine alfabetico con le considerazioni.

Amarra. Giudizio soggettivo: è il più musicale dei tre. Suona meglio, punto. Mi sembra brutto come la peste, ma ho scoperto che c'è di peggio. Ha la peggiore gestione delle playlist immaginabile. Le cose migliorano si usa iTunes come gestore dei file (e si convertono i FLAC in ALAC) delegando ad Amarra solo la riproduzione. Ma è una strada che non intendo percorrere, anche se tutti i tre player lo permettono. Troppo barocca e accrocchiata. Un altro plus di Amarra sono i filtri di equalizzazione parametrici. Di norma li evito ma ce sono tre prefabbricati per compensare eventuali risonanze dell'ambiente di ascolto alle basse frequenze, molto rispettosi ma efficienti per casi particolari.

Audirvana. Meglio di Amarra nella gestione delle playlist, ma appena appena. Sembra meno rispettoso della spazialità rispetto al precedente ma suona con rigore. Nessuna possibilità di equalizzazione e ha qualche problema con il bus Usb dei vecchi Mac (come il mio). L'ultima release appena uscita sembra abbia messo una pezza e non ho più avvertito gli scricchiolii che a sorpresa apparivano dopo diversi minuti di riproduzione.

Fidelia. Buona riproduzione musicale e possibilità di utilizzare i filtri audio Apple (fino a tre in cascata). Meglio non farlo, lo sappiamo, ma se servissero proprio… Ha la migliore playlist dei tre programmi. Permette persino di editare i tag nei Flac (nel modo più cervellotico si possa immaginare, ma almeno lo fa).2 Abbastanza lento nella fase di importazione dei brani nella playlist, ma non in modo imperdonabile. Ho acquistato l'app per iPhone per controllare in remoto la riproduzione via WiFi. E' il minimo sindacale dell'usabilità, con almeno due profonde castronate nell'interfaccia utente. Almeno regolo il volume senza dovermi alzare, o passo a un altro brano.

 

Al momento il player 'di default' è Fidelia. Gli altri sono in via di valutazione. Un bug, forse colpa del mio vecchio Mini: all'accensione Fidelia si ostina a non suonare se non si passa, attraverso le sue preferenze, dall'uscita verso il Dac a quella Audio Standard del Mac e poi nuovamente al Dac. Non avendo tastiere collegate ho risolto con un AppleScript. Lo incollo, magari serve a qualcun altro. Perché funzioni occorre aprire le preferenze di sistema e assicurarsi che in Accesso Universale (nel tab Vista) sia attivo «Abilita accesso ai dispositivi di emergenza».

delay 5

tellapplication "System Events"

tellapplication "Fidelia" toactivate

 

--Suona un breve brano. Se non lo si fa si pianta tutto

keystroke (ASCII character 32) -- space key 

delay 3

 

keystroke "b" using command down

delay 0.3

 

--PORTA ALL'INIZIO DEL POP UP

keystroke (ASCII character 30) -- up arrow key

delay 0.3

keystroke (ASCII character 30) -- up arrow key

delay 0.3

keystroke (ASCII character 3) -- enter key

delay 1

 

--SELEZIONA SECONDA VOCE

keystroke (ASCII character 31) -- down arrow key 

delay 0.3

keystroke (ASCII character 31) -- down arrow key 

delay 0.3

keystroke (ASCII character 3) -- enter key

delay 0.5

 

--CHIUDE LA FINESTRA PREFERENZE

keystroke "w" using command down

delay 2

 

--METTE IN PAUSA LA CANZONE

keystroke (ASCII character 32) -- space key 

delay 2

 

endtell

_______

1. Appunti autoreferenziali poiché la scelta di riciclare un vecchio Mini è personale. Disponendo di un Mac più recente parte delle mie osservazioni non sono applicabili.

2. Meglio editare i tag con un'applicazione gratuita che con molta fantasia si chiama Tag.

11 ottobre 2012

Mac Mini e musica liquida 2: OS X

Delirio audiofilo, parte seconda.

Come detto il Mac Mini Core 2 Duo destinato alla riproduzione audio ha 2 GByte di Ram a disposizione. È il massimo che i modelli del 2007 possono ospitare ufficialmente, anche se questo valore in realtà può salire a 3 (con un modulo da 1 GByte e un modulo da 2 GByte). Non credo il giga in più cambi le cose.

Per evitare di sprecare risorse di elaborazione (e task concorrenti che in qualche modo alchemico e imperscrutabile potrebbero influire sulla qualità della riproduzione) ho messo in atto i seguenti accorgimenti.

✔ Ho disabilitato due servizi inutili per un riproduttore musicale, Dashboard e Spotlight:
Dashboard si spegne così, da Terminale:
defaults write com.apple.dashboard mcx-disabled -bool true
killall Dock

Spotlight, in modo analogo1:
sudo mdutil -a -i off

✔ Nelle Preferenze di Sistema ho spento ogni tipo di salvaschermo, disattivato Spaces, ma ancor più importante, per un Mac Mini Headless (cioé destinato a funzionare senza monitor, né tastiera, né mouse) è disabilitare nelle Preferenze Avanzate di Bluetooth:

Apri impostazione assistita all'avvio se non ci sono dispositivi di input
o, nel Mac OS X originale Usa
Open Bluetooth Setup Assistant at start up when no input device is present

Altrimenti a ogni riavvio (senza monitor) appare un box di dialogo che richiede un Ok ed è dura (senza tastiera).

✔ Quando funziona il player musicale il Finder non serve e ingombra. Ho quindi attivato la voce "Esci da Finder", per l'appunto nel menu del Finder
defaults write com.apple.finder QuitMenuItem -bool yes

✔ Per recuperare spazio su disco ho cestinato senza pietà le applicazioni non utili agli scopi audio e così pure ho rimosso font e lingue straniere (grazie Monolingual).

Il Mac viene controllato via Remote Desktop, oppure Condivisione Schermo, o un'utility VNC da iPhone, iPod o iPad, a seconda di cosa si possieda. Nella scelta del player è importante che sia disponibile un'app di controllo remoto (Fidelia ne ha una funzionale anche se perfettibile, Fidelia Remote). E al momento utilizzo quella.
Ho aggiunto il player audio agli elementi di login per farlo partire in automatico ma mi è toccato scrivere un AppleScript per configurarlo a ogni riavvio (se ne parla la prossima volta in dettaglio). Al termine dello start up risultano occupati circa 600 MB di Ram, con oltre un GByte libero, più che sufficiente per il Play from Ram dei singoli brani.

_________________

1. Se proprio fosse necessario cercare qualcosa sul disco viene in aiuto un’utility gratuita come EasyFind o equivalente.

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04 ottobre 2012

Mac Mini e musica liquida

Negli strani parallelismi che scopro con i gusti di Antonio c'è anche l'ascolto Hi-Fi. Antonio ha promesso sviluppi ma si fa attendere e vado avanti io, magari ci ripeteremo, magari no.

Mi è capitato sottomano un Mac Mini datato (Mid 2007, l'uso dell'aggettivo “datato” suggerisce implicazioni che saranno invalidate nel seguito dell'esposizione) nella configurazione quasi standard, con 2 MB di Ram, e ho deciso di utilizzarlo come player musicale. I trascorsi audiofili fanno sì che il Mini sia connesso a un impianto audio di buona qualità (non vi tedio, fidatevi sulla parola).

Premesse. Sottoscrivo la scelta dell'ascolto in stereofonia pura: due canali bastano, vecchia scuola. Non transigo sul formato audio, solo musica lossless e la mia scelta è il formato Flac, non è proprietario e permette qualità anche a frequenze di campionamento superiori a quelle del Cd Audio. Apple non consente al momento la riproduzione nativa del formato Flac, né da iTunes né da QuickTime Player. È necessario munirsi di software accessorio oppure convertire tutti i propri file in formato Apple Loseless (Alac) ma preferisco non seguire questa strada per mantenere la riproducibilità della musica con diversi altri lettori.1

Limitazioni. Sarebbe troppo facile collegare il Mini all'impianto e premere Play. Le limitazioni di spazio e la posizione dell'impianto impongono l'utilizzo del Mac Mini senza monitor, riuscendo a ottenere il controllo di volume e selezione brani in modalità remota, attraverso un telecomando o un succedaneo.

Software. Dovendo esplorare player diversi da iTunes ho provato sia soluzioni Open Source, sia shareware, sia software commerciale. Esiste una categoria di player audiofili in cui l'obiettivo è mantenere per quanto possibile inalterato il segnale digitale, se necessario persino saltando componenti del sistema operativo che in qualche modo potrebbero intervenire a vostra insaputa (dico a te, Core Audio). Sì, ci sono programmi che paghiamo perché "facciano di meno", che stanno all'audio come WriteRoom sta al word processing. Vi faccio quattro nomi, con una doverosa premessa che si riassume nell'abusata frase: a ciascuno il suo mestiere. Non è detto che un genio nell'elaborazione dei segnali audio sia altrettanto versato nelle interfacce utente, o che saper contenere il jitter significhi saper sviluppare applicazioni OS X con una risicata parvenza di stabilità. Faccio solo tre nomi, tre applicazioni commerciali scaricabili con un periodo di demo che non ne compromette la funzionalità. Voi le provate e traete i vostri giudizi sull'unica fonte realmente accettabile, l'esperienza sul campo. In rigoroso ordine alfabetico: Amarra, Audirvana, Fidelia. Tutte offrono gioiose ed esponenziali possibilità di intervenire sul segnale audio e quasi tutte offrono un direct mode oppure hog mode che salta il layer audio di OS X per ottenere un suono che più puro non si può2. Alcune offrono funzioni di controllo remoto, anche attraverso dispositivi iOS. Sulla qualità sonora tutte promosse con 100 e lode (ci mancherebbe, si paga per quello) posto che il sistema audio a valle sia decente, ciascuna suona con una sua personalità. E se mi prendete per pazzo, non sono ancora grave come altri pazienti.

Prossimamente: configurazione del sistema operativo per l'audio ottimale. Cose che ho scoperto. ___ 1. Di recente Apple ha reso pubblico il formato Apple Lossless, ovviamente questo non fa si che tutti i produttori di hardware implementino un codec in tempi brevi, né che aggiornino prodotti già in commercio. 2. La modalità diretta, detta anche Integer Mode, è disponibile su OS X 10.6 Snow Leopard. Per motivazioni a noi sconosciute non è disponibile con OS X 10.7 Lion. Io non me ne curo poiché il Mac Mini che utilizzo è votato a Snow Leopard. Per lo stesso motivo non ho controllato le informazioni che danno la modalità Integer nuovamente disponibile con OS X 10.8 Mountan Lion.