09 gennaio 2013

Mac Hard disk deep cleaning: pulizie di primavera

Pulizia del disco fisso. Cose potenzialmente cancellabili che le numerose utility non possono individuare, gestire o metabolizzare. Promemoria a uso personale, suddiviso per gerarchia di cartelle. Magari potrebbe far comodo ad altri ossessivo-compulsivi miei pari.
Metto il simbolo ☀ per i paranoici: indica potenziali intrusioni nella privacy.

Disclaimer: se cancellate qualcosa di importante, senza aver fatto un backup, non lamentatevi.

Libreria utente
discofisso/utenti/~nomeutente/libreria
/application support/

1Password/Backups/ copie di sicurezza codificate del file con le password ☀
Adium 2.0/Users/Default/Logs/ trascrizione delle conversazioni ☀
Adium 2.0/Users/Default/ByObjects/ cache locale dei contatti ☀
DriveGenius/Logs/ log di tutte le operazioni compiute
Handbrake/EncodeLogs/ elenco dei Dvd che sono stati rippati ☀
Handbrake/HandBrake-activitylog.txt log del programma
Transmission/Torrents/ elenco dei torrent scaricati ☀
WhatSize/Measures misurazioni precedenti con elenco directory
µTorrent/ elenco dei torrent scaricati o attivi ☀


Libreria principale (discofisso/libreria/)
…work in progress…

02 gennaio 2013

Mac Mini e musica liquida 3: aggiornamenti

Delirio audiofilo autoreferenziale1, parte terza.

Hardware. Il Mac Mini 2007 è ora dotato di un hard disk interno più adeguato, un Western Digital Scorpio Blue da 500 GByte che ospita la libreria musicale, il software di sistema e il player audio. Ho optato per un disco da 5.400 giri al minuto in luogo dei più veloci 7.200 giri sia per la maggiore silenziosità e minor consumo sia per l'improbabile guadagno di efficienza della soluzione più veloce. L'unica attività che potrebbe beneficiare del disco più veloce è il caricamento del sistema operativo (passare da 1 minuto e 20 secondi a 1 minuto e 10 secondi non mi sembra cambi la vita) e l'accesso ai file di swap della memoria virtuale.

Avendo ridotto al minimo le opzioni software da caricare di OS X e chiudendo il Finder, durante l'esecuzione dei brani rilevo circa 500 MB occupati su 2 GB, e nessun accesso al file di swap. E in termini di prestazioni il passaggio dall'80 GB Toshiba del 2007 di serie al Western Digital del 2012 assicuro che è comunque piacevole.

 

Software. Alterno ancora i tre player citati in precedenza: Amarra, Audirvana e Fidelia. Tutti hanno i loro pro e contro e assicuro che è difficile, ma divertente, suggerirne uno. Vado in ordine alfabetico con le considerazioni.

Amarra. Giudizio soggettivo: è il più musicale dei tre. Suona meglio, punto. Mi sembra brutto come la peste, ma ho scoperto che c'è di peggio. Ha la peggiore gestione delle playlist immaginabile. Le cose migliorano si usa iTunes come gestore dei file (e si convertono i FLAC in ALAC) delegando ad Amarra solo la riproduzione. Ma è una strada che non intendo percorrere, anche se tutti i tre player lo permettono. Troppo barocca e accrocchiata. Un altro plus di Amarra sono i filtri di equalizzazione parametrici. Di norma li evito ma ce sono tre prefabbricati per compensare eventuali risonanze dell'ambiente di ascolto alle basse frequenze, molto rispettosi ma efficienti per casi particolari.

Audirvana. Meglio di Amarra nella gestione delle playlist, ma appena appena. Sembra meno rispettoso della spazialità rispetto al precedente ma suona con rigore. Nessuna possibilità di equalizzazione e ha qualche problema con il bus Usb dei vecchi Mac (come il mio). L'ultima release appena uscita sembra abbia messo una pezza e non ho più avvertito gli scricchiolii che a sorpresa apparivano dopo diversi minuti di riproduzione.

Fidelia. Buona riproduzione musicale e possibilità di utilizzare i filtri audio Apple (fino a tre in cascata). Meglio non farlo, lo sappiamo, ma se servissero proprio… Ha la migliore playlist dei tre programmi. Permette persino di editare i tag nei Flac (nel modo più cervellotico si possa immaginare, ma almeno lo fa).2 Abbastanza lento nella fase di importazione dei brani nella playlist, ma non in modo imperdonabile. Ho acquistato l'app per iPhone per controllare in remoto la riproduzione via WiFi. E' il minimo sindacale dell'usabilità, con almeno due profonde castronate nell'interfaccia utente. Almeno regolo il volume senza dovermi alzare, o passo a un altro brano.

 

Al momento il player 'di default' è Fidelia. Gli altri sono in via di valutazione. Un bug, forse colpa del mio vecchio Mini: all'accensione Fidelia si ostina a non suonare se non si passa, attraverso le sue preferenze, dall'uscita verso il Dac a quella Audio Standard del Mac e poi nuovamente al Dac. Non avendo tastiere collegate ho risolto con un AppleScript. Lo incollo, magari serve a qualcun altro. Perché funzioni occorre aprire le preferenze di sistema e assicurarsi che in Accesso Universale (nel tab Vista) sia attivo «Abilita accesso ai dispositivi di emergenza».

delay 5

tellapplication "System Events"

tellapplication "Fidelia" toactivate

 

--Suona un breve brano. Se non lo si fa si pianta tutto

keystroke (ASCII character 32) -- space key 

delay 3

 

keystroke "b" using command down

delay 0.3

 

--PORTA ALL'INIZIO DEL POP UP

keystroke (ASCII character 30) -- up arrow key

delay 0.3

keystroke (ASCII character 30) -- up arrow key

delay 0.3

keystroke (ASCII character 3) -- enter key

delay 1

 

--SELEZIONA SECONDA VOCE

keystroke (ASCII character 31) -- down arrow key 

delay 0.3

keystroke (ASCII character 31) -- down arrow key 

delay 0.3

keystroke (ASCII character 3) -- enter key

delay 0.5

 

--CHIUDE LA FINESTRA PREFERENZE

keystroke "w" using command down

delay 2

 

--METTE IN PAUSA LA CANZONE

keystroke (ASCII character 32) -- space key 

delay 2

 

endtell

_______

1. Appunti autoreferenziali poiché la scelta di riciclare un vecchio Mini è personale. Disponendo di un Mac più recente parte delle mie osservazioni non sono applicabili.

2. Meglio editare i tag con un'applicazione gratuita che con molta fantasia si chiama Tag.