19 dicembre 2014

Prove tecniche di scrittura: ByWord 2

Esperimenti di scrittura non creativa con applicazioni di recente concepimento e implementazione. Questo primo testo è scritto con ByWord, appena acquistato. Sono 8.qualcosa euro a cui si aggiungono altri 4.99 euro come acquisto in-app per sbloccare le funzioni di publishing verso i blog.

Come strumento di scrittura fa più o meno quello che mi aspettavo, un degno erede di WriteRoom, con qualche concessione in più ai gusti grafici di oggidì. In effetti WriteRoom lo avevo acquistato, a prezzo di saldo, il decennio scorso. Minimalista, poco oppressivo, qualche opzione come la modalità macchina DA (sic.) scrivere che non serve poi a granché ma più che piacevole e dignitoso. Sforneremo di certo capolavori.

La funzione di publishing, ahimé, non è degna di lode. A meno che non abbia capito bene, ma mi applicherò, è monodirezionale e a suo modo inquetante definitiva. In pratica scrivi, rileggi e correggi, poi quando fai clic su Publish va on line. E non ci fai più niente. A differenza di MarsEdit non puoi riaprire un post correggere il refuso che ti è scappato… se correggi e ripubblichi crei un nuovo post. Mica bello. O per lo meno io mi aspettavo qualcosina di più. L’ultima release (quella che mi ha fatto scattare la pulsione d’acquisto) offre il publishing anche delle immagini, insieme al testo, ma ohibò solo per i siti ospitati su WordPress. Nada per Blogspot, Tumblr e figliastri. Sarebbe stato opportuno almeno un asteriscone * nelle specifiche tecniche o un disclaimer (qualunque cosa si intenda con questo termine).

Giudizio: provo a usarlo e approfondirò il giudizio. Non è male ma la quinta stellina non la darei, per ora.

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