29 aprile 2008

Elementi di login. Quanti, tanti, troppi

Arte della manutenzione del Mac (Vedi alla voce: procrastinare. Vedi al lemma: sempre meglio che lavorare).
Si parla di Preferenze di sistema, icona Utenti, tabulatore Elementi di Login. Sono le cose che il Mac carica all’accensione e che spesso rimangono in memoria. Non ci sono solo lì, ci sono altri elementi che non appaiono in questo pannello, ma al momento limitiamoci a quelle visibili.

Appartengo alla scuola di pensiero che vuole la propria macchina sotto controllo. Il mio non quello di terzi o di divinità digitali. Per cui ogni tanto mi soffermo a controllare. Come da buona regola Apple, non ci dovrebbe essere nulla in questo elenco che non ho esplicitamente approvato, ma in realtà dopo che un programma di installazione ottiene una password di amministratore può fare di tutto. Ecco perché la lista si popola, e con troppa facilità.

Io ho trovato le seguenti cose: un elemento per la sintesi vocale di sistema, un sincronizzatore di risorse di Adobe, un pezzo di EyeTv, un pezzo di Backup (quello in dotazione a Toast), due aggeggi di Microsoft.
Ogni cosa ha un suo perché: io tengo attivo il segnale orario vocale (lo trovate nelle preferenze di sistema all’icona Data & Ora). Così mi accorgo che sto buttando via il tempo a intervalli regolari. Questo spiega un elemento.

Sul blog di uno sviluppatore di Adobe si trova la spiegazione all’esistenza di Adobe Synchronizer. È quasi indispensabile se il proprio workflow con Acrobat implica un lavoro di gruppo, in rete. A me non serve, peccato che bisogna disinstallare il componente a bastonate editando un documento XML che controlla le funzioni di autoriparazione di Acrobat. Se lo togliete a manina dall’elenco la prossima volta ve lo ritrovate. Almeno l’autore spiega le sue ragioni e la procedura di disinstallazione, che funziona però solo sulla versione USA di Acrobat Reader o Professional.

EyeTv aggiunge in fase di installazione un launchd item per far sì che il Mac si riprenda dal sonno in caso di registrazioni programmate e i due elementi di Microsoft vengono installati insieme all'applicazione per controllare le preferenze di mouse e tastiera (se si usano topi e keyboard made in Seattle, ma costruiti in Cina).

Toast ha meno scusanti, l’elemento di login riguarda un’applicazione collaterale, Backup, ed è relativo allo scheduling delle copie programmate. Dirlo prima no?

Tutte queste informazioni non sono esplicite, occorre sudarsele con Google. Mi piacerebbe moltissimo che gli installer (o almeno la documentazione allegata) specificassero con chiarezza cosa finisce nel calderone dello startup, magari chiedendo se la funzionalità sottostante è richiesta.

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