13 marzo 2008

Partendo da zero

Un MacBook Pro nuovo fiammante, si parte da zero o quasi. Fuori è uguale al vecchio PowerBook, solo qualche atomo più largo. Me ne sono accorto infilandolo nella borsa: entra proprio al pelo.
Mi do una pacca sulla spalla perché la migrazione dal Mac precedente è veramente questione di pochissimo e senza usare il programma precotto di Apple di cui mi fido poco (Assistente Migrazione). Non so di preciso cosa sposta e cosa tralascia e leggendo le opinioni in giro sui vari forum ho deciso di fare le cose a mano. Ormai sono abituato.
Applicazioni, preferenze, PrefPane, Libreria. Dentro lì ci sono molte cose e in particolare va prestata attenzione ad Application Support.

Credo di aver fatto un lavoro decente. Dopo l’aggiornamento del sistema operativo con i suoi 350 Mega di 10.5.2 e le innumerevoli iApps penso di aver terminato.
Certe applicazioni shareware che ho comprato non mi richiedono nemmeno il numero di registrazione, se lo trovano nelle preferenze e conservano il comportamento e le impostazioni che mi aspettavo. Altre no, vogliono che recuperi i numerini magici. Altre ancora preferisco reinstallarle da zero che non si sa mai.

La prima cosa che installo è MenuMeters. Popola la barra dei menu con tante informazioni, ma con discrezione. Senza di lui mi sento cieco. Butto un’occhiata nella barra dei menu e vedere le percentuali di carico della Cpu (o delle Cpu) mi rassicura, come vedere l’ingranaggio di un orologio. So che i cricetini all’interno della ruota girano, non si sono presi la pausa per il pisolino. Se invece in uno iato di iperattività vedo un 100% allora mi preoccupo: o i criceti sono in piena crisi bipolare e sono all’eccesso di iperattività o qualcosa si è piantato. Da MenuMeters è un clic invocare il monitoraggio attività, anche se l’interfaccia utente del programma in primo piano zoppica, di solito dalla barra dei menu si possono compiere piccoli miracoli.

L’ultima cosa che faccio invece è dare una passata di Monolingual. Che ci vuol fare mia signora, sono nato con i computer che si misuravano al kilobyte... sto stretto anche quando sono largo. A verbale che tenendo solo le lingue inglese e italiano, Monolingual mi libera oltre 3 gigabyte, che non sono proprio nulla. Quanto basta per fare una seconda partizione di avvio e tenerci l’installer di Leopard. Gratis.

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